Di Vino
30/09/2025
I vini da meditazione sono vini che non hanno bisogno di accompagnare un piatto, ma che possono essere gustati da soli, in momenti di calma e raccoglimento. L’espressione fu introdotta dall’enologo Luigi Veronelli, che con questa definizione evocativa volle sottolineare la profondità e la ricchezza di certi vini: bottiglie dalla grande complessità aromatica e dal gusto persistente, che invitano a rallentare e ad ascoltare quello che hanno da raccontare.
Sono perfetti in contesti intimi e rilassati: davanti a un buon libro, con della musica in sottofondo, accanto al camino o durante una conversazione preziosa con chi ci sta a cuore. In questo articolo scopriremo insieme le caratteristiche che li rendono così speciali e alcuni esempi da conoscere per viverne appieno l’esperienza.
I vini da meditazione si distinguono per alcune qualità peculiari che li rendono ideali per una degustazione lenta, introspettiva e capace di rivelare sfumature profonde. Ecco le principali:
Il nostro territorio da sempre produce vini eccezionali, e si distingue anche in questo campo, grazie a etichette che hanno fatto la storia e che oggi rappresentano vere e proprie icone. Eccone 5 esempi!
Cominciamo con lo Sfursat 5 Stelle, prodotto da uve Nebbiolo appassite, secondo una tradizione antica della Valtellina. Ne nasce un vino dal colore granato, con profumi di frutta secca e spezie dolci; al palato risulta denso e caldo, ideale per i momenti di meditazione, grazie alla sua intensità e alla lunga persistenza.
Il Re Manfredi Aglianico del Vulture, invece, proviene dalla Basilicata e incarna tutta la potenza del vitigno Aglianico: colore rubino intenso, note di frutta rossa matura, liquirizia e pepe nero. La sua struttura vigorosa e i tannini eleganti lo rendono un compagno perfetto per attimi di concentrazione e profondità.
Un esempio di vino dolce da meditazione è l’Ispirazione Passito. Le uve raccolte tardivamente e lasciate appassire regalano aromi di miele, fichi secchi e mandorla tostata. Se lo sceglierai, scoprirai che ciascun sorso è vellutato, avvolgente, caratterizzato da una dolcezza perfettamente bilanciata con la sua freschezza acida.
Il Barolo, classicissimo rosso piemontese, è anch’esso perfetto come vino da meditazione. I suoi aromi di rosa appassita, goudron, spezie e la sua struttura tannica tipicamente imponente, richiedono il tempo necessario per rivelare completamente tutte le sfumature, mentre lo assapori lentamente.
Ti proponiamo, infine, il Roma DOC Rosso Classico: una scelta affascinante se ami i sapori mediterranei. Profumi di frutta rossa, erbe aromatiche e una struttura equilibrata lo rendono perfetto per un momento di degustazione intima e rilassata. Un’etichetta che unisce tradizione e modernità, simbolo della rinascita enologica del Lazio.
Assaporare un vino da meditazione è un’esperienza che richiede tempo e piccoli accorgimenti: ecco qualche suggerimento per valorizzare al massimo le etichette che ti abbiamo proposto.
Con questi accorgimenti potrai cogliere tutte le sfumature aromatiche e gustative che rendono i vini da meditazione così speciali.
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