In Cucina
26/11/2025
Il risotto al Barolo è uno dei piatti più rappresentativi della cucina piemontese. La ricetta, così come la conosciamo oggi, si è affermata grazie all’opera di chef e ristoratori delle colline langarole, tra cui spicca Gian Bovio del celebre ristorante di famiglia a La Morra. Qui, il risotto veniva preparato utilizzando Barolo di qualità, ridotto e fatto sfumare per ottenere una base aromatica intensa capace di valorizzare la semplicità del riso.
In questo articolo riportiamo proprio quella ricetta, diventata un riferimento per chi ama la cucina piemontese, insieme a qualche consiglio per prepararla al meglio anche a casa.
Ecco le dosi per 4 persone per la preparazione del risotto al Barolo:
Se prediligi i sapori più decisi, puoi optare anche per una variante particolarmente gustosa: il risotto al Barolo e salsiccia. In questo caso, ti basterà aggiungere circa 150 g di salsiccia fresca, da rosolare con lo scalogno o la cipolla prima di unire il riso: il risultato sarà un piatto più rustico e sostanzioso, molto indicato per le stagioni fredde.
Il vino Barolo è l’ingrediente che dà carattere a questo piatto, per cui ti consigliamo di sceglierlo con cura. Per ottenere il miglior equilibrio tra struttura e profumo nella ricetta del risotto al Barolo, scegli una bottiglia giovane, in modo da donare al riso un gusto intenso ma non eccessivamente tannico.
Se vuoi orientarti rapidamente, puoi dare un’occhiata alle etichette presenti nel nostro catalogo (come ad esempio il Barolo DOCG di Ca’ Bianca) perfette per questo tipo di preparazione.
Preferisci una soluzione più accessibile? Puoi usare anche un vino simile al Barolo, purché abbia corpo e complessità. Ottime alternative sono il Nebbiolo delle Langhe oppure, per un risultato più leggero, la Bonarda tipica della tradizione pavese.
1. Prepara il brodo di carne o vegetale e tienilo caldo. Nel frattempo, trita finemente lo scalogno o la cipolla.
2. In una pentola ampia, fai soffriggere la cipolla con 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva a fuoco basso, finché non diventa trasparente.
3. Aggiungi alla pentola il riso e tostalo per un paio di minuti, mescolando per non farlo attaccare.
4. Sfuma con il Barolo, alza il fuoco e lascia evaporare l’alcol a fiamma vivace, sempre continuando a mescolare.
5. Inizia la cottura vera e propria del riso, aggiungendo poco alla volta il brodo caldo. Prima di aggiungerne altro, aspetta che quello versato in precedenza venga assorbito. Mantieni la cottura “all’onda”, cioè cremosa ma con il chicco ancora consistente.
6. A cottura ultimata, togliete il risotto dal fuoco. Manteca con il burro e il Parmigiano Reggiano.
7. Aggiusta con il sale e il pepe, lascia riposare un minuto e servi subito.
Ti ricordiamo che il segreto di un risotto al Barolo cremoso e ben amalgamato sta nel mescolare con costanza, mantenendo la temperatura del brodo sempre calda (per non fermare la cottura del riso).
Un piatto così intenso merita un vino all’altezza. L’abbinamento più classico è con lo stesso Barolo utilizzato nella ricetta: la temperatura ideale di servizio è 16-18 °C; in questo modo, esalterà le note di frutta rossa e spezie del risotto, per un’armonia perfetta tra il calice e il piatto.
Se invece scegli la versione risotto al Barolo e salsiccia, puoi optare per un vino più giovane e fresco, come un Barbera d’Asti o, come già suggerito, un Nebbiolo non troppo strutturato o una Bonarda: l’acidità naturale infatti aiuterà a bilanciare la grassezza del piatto.
Ti piace sperimentare con il vino in cucina? Esistono diverse altri piatti in cui il vino è protagonista. Un esempio particolarmente raffinato è la ricetta del risotto all’Amarone della Valpolicella: un piatto dal gusto più morbido e avvolgente, ma ugualmente elegante.
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