Di Vino
04/11/2025
In questo articolo vedremo insieme come decantare il vino, quanto tempo lasciarlo riposare e come procedere anche senza decanter, per valorizzare al meglio ogni bottiglia. Conoscere i tempi e le modalità corrette, infatti, ti aiuterà a valorizzare il vino e a offrire ai tuoi ospiti un’esperienza piena e armoniosa.
Il termine decantare deriva dal latino medievale de-canthare, ovvero “versare da un recipiente all’altro”, e in origine indicava proprio l’atto di travasare il vino per separarlo dai residui che si formavano in bottiglia o nelle botti.
Oggi la decantazione è diventata molto più di un semplice gesto pratico: è considerata uno dei rituali più affascinanti del servizio e parte integrante dell’esperienza del vino. Decantare è un’operazione che permette al vino di respirare, ammorbidire i tannini e trovare il suo equilibrio prima di essere servito. Un po’ come un risveglio lento, che prepara il palato e l’atmosfera della degustazione.
Decantare il vino ha un obiettivo preciso: migliorare l’esperienza nel bicchiere.
Oltre a evitare che i residui finiscano nel calice (cosa poco gradevole alla vista) serve soprattutto a far “respirare” il vino, così da sprigionare profumi e aromi più intensi.
In particolare, decantare il vino serve a:
Bastano pochi minuti perché il vino cambi completamente: i profumi diventano più nitidi, i tannini si ammorbidiscono e il bouquet complessivo diventa più armonioso.
Non tutti i vini hanno bisogno di essere decantati. In generale, sono soprattutto i vini rossi a trarre beneficio da questo passaggio:
Anche alcuni vini bianchi, come uno Chardonnay, possono beneficiare di una breve ossigenazione per aprirsi e rivelare la loro complessità. In generale, più il vino è intenso, strutturato o invecchiato, più la decantazione può valorizzarlo. Al contrario, i vini giovani, freschi o molto delicati rischiano di perdere vivacità se restano troppo a lungo a contatto con l’aria.
Decantare il vino è un gesto semplice ma delicato. Il protagonista di questo processo è il decanter, un recipiente in vetro o cristallo, dalla base larga e dal collo stretto, pensato appositamente per far respirare il vino e separarlo dai sedimenti.
Ecco come procedere passo dopo passo:
Quando gli aromi diventano più intensi e i sentori più nitidi, il vino è pronto per essere servito.
Versare il vino nel decanter è un passaggio che richiede calma e precisione. L’obiettivo è farlo respirare lentamente, senza muovere i sedimenti o stressare il vino con movimenti bruschi.
Un consiglio: lascia che il vino scivoli lungo la parete interna del decanter. Entrerà in contatto con l’aria in modo graduale, favorendo un’ossigenazione uniforme,
Non esiste un tempo preciso per la decantazione: dipende dal carattere del vino e dal risultato che vuoi ottenere. Un rosso giovane e intenso può aver bisogno di circa mezz’ora per aprirsi e ammorbidire i tannini, mentre un grande vino strutturato può beneficiare anche di una o due ore di riposo nel decanter.
In ogni caso, se il vino resta troppo a lungo nel decanter può perdere vivacità e freschezza. Meglio assaggiarlo a intervalli regolari: sarà il palato a dirti quando ha raggiunto il suo punto perfetto.
Qualche volta, ti capiterà di voler far respirare una bottiglia senza avere a disposizione tutti gli strumenti adeguati per il vino.
In questi casi, occorre un po’ di inventiva. Per decantare il vino senza decanter, puoi accontentarti di una semplice brocca di vetro, purché pulita e inodore. Anche versarlo nei bicchieri qualche minuto prima di servirlo può bastare per ottenere un effetto simile.
La cosa più importante, comunque, resta la pazienza: dedica tempo, ascolto e attenzione. Altro non è che un piccolo rito di rispetto e di bellezza, da apprezzare appieno prima della degustazione del calice
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